venerdì 13 aprile 2012

Amnesia


"La suoneria penetrò la sua coscienza come un ago arroventato. Stava sognando un muro inondato di sole. Camminava seguendo la propria ombra lungo la parete bianca. Il muro non aveva né inizio né fine. Il muro era l'universo. Liscio, abbagliante, indifferente..."

Il dottor Mathias Freire è uno stimato psichiatra, abile nella sua professione ed affascinato da quello che la mente umana può celare. Trasferitosi da Parigi dopo la morte di una sua paziente, trova lavoro presso la clinica psichiatrica di Bordeaux. Il lavoro riempe le giornate, il tempo per mangiare e dormire è poco, tant'è che gli scatoloni del trasloco sono da mesi chiusi e ammucchiati nella sua nuova abitazione. Ma una sera, vicino al luogo di un delitto presso la stazione ferroviaria di Bordeaux, viene trovato un uomo colpito da amnesia in seguito ad forte shock. Portato alla clinica psichiatrica, Freire si metterà subito al lavoro per scoprire chi sia lo straniero, e perché avesse con sé degli oggetti coperti di sangue. Che sia lui l'assassino e probabile serial killer? Da questo punto in poi l'autore, Jean-Christophe Grangè, inizia a tessere la sua trama. Al dottor Freire, protagonista della storia, viene affiancata un' affascinante co-protagonista, il capitano della polizia Anais Chatelet.
La conoscenza di Grangè della "mente" dei serial killer e delle meccaniche della polizia francese è totale, ma questo lo aveva già dimostrato in libri come "I fiumi di Porpora" (da cui è stato tratto l'omonimo nonché spettacolare film) o " Il giuramento". Appena il lettore crede di aver capito, ecco che nuovi colpi di scena, cambi di fronte e personalità, escono allo scoperto, facendo ricominciare dall'inizio la ricerca dell'assassino. E a farne le spese sarà Freire, incolpato dell'omicidio da alcune prove trovate sulla scena del crimine, che lo porteranno ad una regressione dentro a delle vite precedenti, che la sua mente aveva rimosso per poter creare di volta in volta nuove storie. Tutte frutto di amnesie continue. La fuga del dottore dalla polizia è al tempo stesso un inseguimento, da Bordeaux a Marsiglia da Nizza fino a Parigi, che lui fa alle sue vite precedenti. Preda e cacciatore allo stesso tempo, cercando di capire chi è veramente e quanti dei suoi ricordi siano veri. Fino allo sconvolgente finale, in cui tutte vite convergono, in cui la scia di omicidi che sembra Freire abbia compiuto nelle sue precedenti "incarnazioni" porti a una sola possibile verità. Come in tutti i suoi libri, Grangè crea personaggi credibili, scene credibili e trame che non possono che essere vere. La precisa documentazione che fanno da colonna per i suoi romanzi aiuta l'immersione completa in queste storie. La voglia di riaprire il libro ad ogni pausa di lettura è forte, e questo vuol dire che l'autore ha raggiunto il suo scopo, farci amare la sua storia e i suoi personaggi. Lo stile di Grangè è molto pulito, le frasi arrivano subito al sodo, senza spreco di parole o inutili utilizzi di metafore o iperboli, così come i personaggi, ben delineati fin da subito ( si anche Freire, nonostante i continui sbalzi mentali), le informazioni che da al lettore sono ben amalgamate con il testo, per cui la lettura non viene per nulla rallentata o spezzata da pause nella trama. Amnesia è un libro corposo, circa 750 pagine, ma come detto di veloce lettura (io personalmente l'ho divorato in 10 giorni) che può piacere sia chi a mastica poco il genere thriller-poliziesco, sia a chi non vive senza respirare l'aria di un'indagine. Ed essendo Grangè un maestro nel suo genere, chiunque voglia cimentarsi nella scrittura di un romanzo giallo, nell'uso più ampio del termine, non può esimersi dal leggere almeno una delle sue opere; c'è solo da imparare.

Ave,

Valerio


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